Ci sembra corretto sgombrare subito il campo da due luoghi comuni:

a) in un’azienda non può essere rilevato tutto, ed anche se fosse possibile sarebbe tanto inutile quanto dispendioso (ogni attività, anche l’osservazione, costa ed il beneficio derivante deve superarne il costo),
b) ne discende che non esistono modelli precostituiti di Controllo di Gestione, ma modelli personalizzati frutto delle scelte dell’imprenditore e del management su ciò che serve davvero avere sotto costante osservazione.

Definizione del campo di osservazione
Ti suggeriamo quindi di definire prioritariamente “cosa” osservare e rilevare.

1^ Fase: La Contabilità Analitica
Innanzitutto parti da ciò che c’è; puoi infatti servirti del sistema di rilevazione già sicuramente presente in azienda, la contabilità analitica, affinandone la struttura onde rispondere alle necessità di rilevazione individuate. Basterà difatti ristrutturare il piano dei conti e le modalità di rilevazione contabile in funzione delle tue necessità.

2^ Fase: Sistema di Rilevazione Informatico
Ulteriore possibilità è di introdurre elementi di rilevazione negli altri programmi informatici già presenti in azienda, creando automatiche e periodiche estrazioni di dati, e da qui sviluppare budget periodici.

3^ Fase: Sistema di Controllo di Gestione
Nel caso tu abbia necessità di sviluppare un Sistema di Controllo di Gestione svincolato o integrativo rispetto alle rilevazioni software già presenti nella tua azienda, puoi ripercorrere il lavoro descritto in Monitoraggio dei Cicli Organizzativi e Produttivi – Fai l’esperienza defininendo di volta in volta quali elementi rilevare anche con semplici planing affidati ad un responsabile di processo.
L’invito è quello di iniziare con un Sistema di Controllo di Gestione relativo ad un ramo/settore limitato della tua azienda, per poi riportarlo in sempre maggiori settori.

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